LOUIS WAIN E LA SUA
OSSESSIONE PER I GATTI
Scommetto che avete sentito parlare di Louis Wain e dei suoi gatti almeno una volta, soprattutto dopo il recente biopic Il Visionario Mondo di Louis Wain disponibile su Rai Play.
Ma chi era questo enigmatico personaggio vissuto nell’Inghilterra vittoriana del XIX secolo? E perché era così ossessionato dai gatti? Scopriamolo insieme!
Chi era Louis Wain?
Louis Wain era un rinomato artista inglese che divenne celebre per le sue stravaganti illustrazioni di gatti a cavallo tra XIX e XX secolo. La sua storia di vita, recentemente rappresentata nel film biografico The Electrical Life of Louis Wain (2021) con Benedict Cumberbatch, è stata spesso associata a discussioni sulla salute mentale negli artisti.
I gatti di Wain erano rinomati per il loro comportamento giocoso e allegro. Tuttavia, dietro queste rappresentazioni feline, spesso bizzarre ed eccentriche, si nasconde una storia di vita toccante. Nato nel 1860 a Clerkenwell, Londra, Wain era il maggiore di sei fratelli e l’unico maschio della famiglia. La sua storia familiare è stata segnata dalla malattia, con la sorella più giovane ricoverata in istituto in giovane età.
Nel 1883, Wain sposò Emily Richardson, l’ex governante di sua sorella. Purtroppo, la battaglia di Emily contro il cancro al seno ha causato un estremo dolore nelle loro vite. Hanno adottato un gatto randagio di nome Peter, che ha ispirato uno dei personaggi di “Madame Tabby’s Constitution”. La dedizione di Wain nel disegnare gattini derivava dal desiderio di rinfrancare lo spirito della moglie durante la malattia.
Affrontando sfide personali, tra cui un difetto congenito del labbro leporino, e la responsabilità di sostenere la sua famiglia dopo la morte del padre, Wain inizialmente ha lavorato come insegnante prima di abbracciare pienamente il suo talento nelle illustrazioni di animali, in particolare di gatti.
Nonostante la sua passione per il disegno di gatti in vari scenari antropomorfi, Wain inizialmente aspirava a diventare un artista per la stampa. Si specializzò nella rappresentazione di scene di animali e rurali e ottenne riconoscimenti come illustratore per pubblicazioni scientifiche e giornalistiche popolari.
La carriera artistica e la morte della moglie
All’età di 24 anni, Wain vendette la sua prima illustrazione “felina” – un’infografica raffigurante l’addomesticamento dei gatti – all’Illustrated London News.
Nel 1886 fu incaricato di illustrare il libro per bambini Madame Tabby’s Constitution di Caroline Hughes/Kari, una storia fiabesca su una scuola per insegnare le buone maniere ai gattini. I suoi simpatici–e anche un po’ bizzarri!–disegni hanno conquistato da subito il pubblico.
Oltre a illustrazioni e poster, Wain si avventurò nella creazione di sculture di “gatti futuristi” con intento commerciale, sebbene questa impresa dovette affrontare sfide durante la guerra.
Lo stile antropomorfo dell’artista, con i suoi personaggi che incarnavano tratti e comportamenti umani, riscontrò grande successo nell’Inghilterra vittoriana. Tuttavia, malgrado la sua popolarità, le difficoltà finanziarie persistevano poiché dava priorità al sostegno della sua famiglia.
Louise Wain: i gatti e la malattia mentale
La mania dei gatti esplose con l’iconica illustrazione di Wain della Festa di Natale del Gattino nel numero natalizio di Illustrated London News, che vede oltre 150 gatti impegnati in attività festive. Tragicamente, poco dopo questo successo, la moglie Emily morì, facendo precipitare Wain in una depressione che si sarebbe riflessa sottilmente nelle sue illustrazioni successive.
Le speculazioni sulla salute mentale dell’artista, forse impattata dalla perdita dei familiari e dalla malattia della moglie, hanno portato a teorie sulla schizofrenia precoce. Alcuni sostengono, inoltre, che possa essere stato vittima del parassita Toxoplasma gondii, di cui i gatti sono portatori.
Wain trascorse i suoi ultimi anni in strutture di salute mentale, dove continuò a disegnare, anche se con uno spostamento verso colori vivaci e motivi astratti, forse indicativi di cambiamenti cognitivi. Alcuni interpretano questo cambiamento come un esempio da manuale di declino cognitivo, mentre altri discutono sull’accuratezza cronologica di tali interpretazioni.
Nonostante tutto, possiamo affermare con certezza che Wain ha dedicato la sua vita ai gatti, non solo artisticamente, ma anche sostenendo attivamente enti di beneficenza e organizzazioni animaliste.
In conclusione, la vita e il talento artistico di Louis Wain offrono una narrazione d’altri tempi ma tremendamente attuale. La vita dell’artista ha visto l’intrecciarsi di vari temi – amore, perdita, resilienza mentale – e ciò che ha lasciato ai posteri è un’eredità di illustrazioni di gatti la cui interpretazione continua ad affascinare il pubblico di tutto il mondo.
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